Il distanziamento sociale imposto dal Coronavirus è stato in parte ammorbidito dalle risorse digitali
disponibili almeno per alcune fasce della popolazione:
- lo smart working ha permesso di trasferire parte delle attività delle aziende e degli studi
professionali nelle case di dipendenti e collaboratori
- la didattica a distanza ha consentito il proseguo delle lezioni scolastiche e universitarie
Molteplici studi hanno dimostrato che gli schermi dei dispositivi elettronici emettono una luce blu
artificiale che sforza i muscoli interni ed esterni degli occhi più di quanto faccia la lettura di un
testo su carta.
Quali sono i sintomi dell’affaticamento visivo?
Bastano poche ore davanti a un monitor per provare sintomi come:
- lacrimazione
- bruciore degli occhi
- fotofobia (fastidio causato dalla luce)
- visione offuscata o sdoppiata
- secchezza oculare
- sensazione di corpi estranei nell’occhio
- mal di testa
Questi sintomi sono i segnali d’allarme di possibili danni alla retina. I giovani rischiano un precoce
indebolimento della vista mentre in adulti e anziani patologie dell’occhio già presenti possono
aggravarsi ulteriormente.
Quali sono i rimedi dell’affaticamento visivo?
In queste condizioni di smart working e didattica a distanza, le uniche misure di prevenzione
contro l’affaticamento visivo sono quelle che possiamo portare con noi:
- utilizzando occhiali con lenti per la protezione dalla luce blu
- utilizzando occhiali con lenti a riposo accomodativo
- utilizzando sostituti lacrimali
- assumendo vitamina A favorendo l’assorbimento di luce da parte della retina
- obbligandoci a fare pause di 15 minuti ogni due ore nell’uso dei dispositivi elettronici
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migliore da intraprendere. Ti aspettiamo!