Lenti a contatto: come utilizzarle in vacanza

Consigli utili per poter usufruire delle LAC senza correre rischi

Le lenti a contatto rappresentano indubbiamente una comodità per chi, soprattutto  in vacanza, vuole prendersi una pausa dai propri occhiali, ma possono diventare un problema se non si seguono alcuni accorgimenti.

In contesti  come il mare, la montagna o la piscina, le LAC sono soggette ad un usura maggiore e quindi c’è bisogno di una manutenzione particolare. Nel primo caso il fattore da tenere in considerazione è quello della disidratazione, soprattutto in caso di contatto con l’acqua salata o di una prolungata permanenza al sole. In questa circostanza la lente, disidratandosi, perde la sua dimensione naturale e sarà più complicato rimuoverla: bisognerà quindi andare a instillare varie volte al giorno abbondante lacrima artificiale. Per proteggerla  dai raggi solari, invece, il metodo vincente è rappresentato dall’accoppiata lente a contatto e occhiale da sole, entrambi con filtro UV.

Quando invece facciamo il bagno in piscina, il cloro va a modificare la grandezza della lente e la LAC aumenta la propria aderenza: è consigliabile utilizzare una soluzione salina 20-30 minuti prima della rimozione.  Discorso diverso se chi va in vacanza opta per la montagna. La LAC ideale è quella in silicone hydrogel ad alto dk/t: questo particolare materiale, complice l’abbassamento della pressione dell’ossigeno, evita la formazione di bolle tra la cornea e la superficie della lente a contatto.

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