Occhio secco

L’occhio secco è un disturbo della superficie oculare di natura multifattoriale. Può essere dovuto ad una scarsa produzione del film lacrimale (ipolacrimazione) o ad una eccessiva evaporazione (iperevaporazione). Solitamente i soggetti che presentano una maggior incidenza di questa sindrome sono le donne in età adulta e specialmente quelle in menopausa.

Alcune particolari condizioni ambientali come una ridotta umidità, il forte vento o le alte temperature possono determinare una sensazione di occhio secco. Ad oggi anche un ripetuto e continuo uso del videoterminale determina una possibilità maggiore di manifestare sintomatologia legata all’occhio secco.

Le lenti a contatto sono un fattore che può aggravare o migliorare la sintomatologia di una persona. Per questo motivo, viste le innumerevoli possibilità applicative è indispensabile scegliere con l’applicatore i parametri ed il materiale più adatto a seconda delle caratteristiche lacrimali ed alle esigenze di ogni persona. Infatti una lente a contatto che si disidrata eccessivamente durante le ore di porto può determinare una visione insoddisfacente, scarso comfort, sensazioni di bruciore, occhio rosso ed iperlacrimazione. Alcuni sostituti lacrimali possono ridurre la disidratazione di una lente a contatto o possono pulirne la superficie, qualora la sintomatologia non dovesse migliorare è consigliabile consultare il medico oculista.

L’occhio secco può essere legato anche a patologie sistemiche (autoimmuni, artrite reumatoide), patologie locali (delle palpebre e della congiuntiva) utilizzo di farmaci topici o sistemici (ormoni, antistaminici ed altro ancora) e all’età avanzata.

Proprio per la complessità di questa problematica è indispensabile il confronto con il medico oculista per verificare se il soggetto può utilizzare le lenti a contatto o comunque verificare la presenza di segni e sintomi che richiedano una diagnosi ed una cura.

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