L’ipermetropia è un difetto visivo in cui i raggi luminosi provenienti dall’infinito
vengono focalizzati oltre la retina in una condizione di accomodazione
rilassata. L’entità del difetto visivo è definita dal valore diottrico necessario a
far convergere i raggi luminosi sul piano retinico.
Classificazione:
- Ipermetropia latente: è la parte di ipermetropia compensata
dall’accomodazione;
- Ipermetropia manifesta: è la parte di ipermetropia non compensata
dall’accomodazione e necessita compensazione ottica.
La somma tra le due definisce l’ipermetropia totale. Generalmente per valori
inferiori alle 3 diottrie è classificata come leggera, media fino a 5 diottrie ed
elevata oltre le 5 diottrie.
Cause:
L’ipermetropia può essere di natura rifrattiva (causata da un anomalo potere
refrattivo) o assiale (causata da una insufficiente distanza tra il sistema ottico
e la retina). Nei bambini valori di ipermetropia intorno a 1 diottria solitamente
portano ad una condizione di emmetropia (assenza di difetto visivo) con il
passare degli anni. Valori superiori ad 1-1,5 diottrie invece si mantengono
anche con il passare degli anni.
Sintomi:
Se i valori di ipermetropia sono bassi ed il soggetto presenta una adeguata
accomodazione potrebbe non rendersi necessario l’uso di una correzione
ottica.
Con l’aumentare dell’età la funzione accomodava diminuisce ed appaiono le
prime difficoltà visive legate al difetto refrattivo che a questo punto necessita
la correzione ottica.
Compensazione:
L’ipermetropia è facilmente compensabile attraverso occhiali e lenti a
contatto sia che si presenti in forma semplice sia che si presenti associata ad
astigmatismo e presbiopia. Come la miopia e l’astigmatismo anche
l’ipermetropia può essere compensata con l’ortocheratologia notturna ed
eventualmente con la chirurgia refrattiva.